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Un edificio è un sistema il cui uso induce impatti a livello energetico, economico e ambientale sia a scala locale che a scala globale. La limitazione di questi impatti si inserisce nel più ampio quadro dello sviluppo sostenibile, e può essere letta in ottica di Zero Energy Building. In letteratura sono proposti studi relativi al concetto di Zero Energy Building focalizzati sugli aspetti di definizione, di design economicamente efficiente, di bilancio del sistema, e di Energy Payback. Il concetto di Zero Energy Building è stato recentemente trasposto dal piano di sperimentazione al piano di regolamentazione a seguito dell’introduzione del requisito nZEB come obiettivo vincolante su scala europea per le nuove costruzioni al 2018/2020.Il metodo “ottimalità dei costi” costituisce uno strumento di lettura energetico-economica del ciclo di vita economico di un edificio attraverso l’analisi costi-benefici dei costi globali legati all’energia. Un inquadramento concettuale del metodo e una discussione delle implicazioni è presentato nel report “Cost-optimal levels for energy performance requirements”. Il report evidenzia la necessità di disporre di un quadro comparativo di riferimento su scala europea e di individuare misure di efficienza energetica in funzione di criteri di efficienza economica.Si vuole qui inquadrare l’introduzione del requisitonZEB all’interno dell’azione strategica europea volta alla riduzione della dipendenza energetica e delle emissioni di gas a effetto serra, vista come misura di aumento dell’efficienza energetica nel settore degli edifici. Il requisito nZEB viene letto in prospettiva di efficienza economica, evidenziando le variabili da risolvere in fase di implementazione nei singoli contesti nazionali. L’analisi del metodo dell’ottimalità dei costi presenta gli elementi di rilievo e porta ad una lettura comparativa fra calcolo a livello finanziario e calcolo a livello macroeconomico. Questi due livelli vengono messi in relazione con il mercato europeo dell’energia e del carbonio, al fine di evidenziare l’ampia variabilità in fase applicativa derivante dalle problematiche di previsione delle quotazioni dei prodotti energetici e della CO2.
L'articolo completo è pubblicato in Bollettino degli Ingegneri 3/2014, pp. 3-12.